lunedì 28 novembre 2011

Ironman Wales


di Stefano Rossi

sono le quattro di notte e la pioggia insiste sui vetri della mia finestra esposta ad ovest, si il vento dell'ovest é previsto forza 5 oggi con raffiche fino a 35 nodi. qui in Galles è ancora estate per loro. Qualche anno fa quando facevo le regate eravamo forti col vento forte, fiocco 4 un buon randista e tanta paura di straorzare di poppa...
Oggi però il gioco è diverso, si chiama Ironman Wales, ormai tutti quelli che mi conoscono sanno che questo e' negli ultimi tre anni il mio chiodo fisso.

Mi sono chiesto molte volte quale interna motivazione ti faccia allenare duramente per anni, io che da ragazzino ero sempre un po’ sfaticato e piantai li il nuoto agonistico proprio perche’ non sopportavo l'idea che mentre io nuotavo alle 8 di mattina alla fine della scuola, i miei amici potevano dormirsela fino a mezzogiorno...pero' il mio motto soprattutto a scuola, e' sempre stato massimo rendimento col minimo sforzo...ecco questo faceva arrabbiare mia madre e i prof ma l'Ironman e' esattamente questo!

Anche andare in bici era uno sport di campagna, fino ai 40 anni non sapevo cosa fosse, non parliamo della corsa poi..un omone di 90 kg correre la maratona? Impossible my friend…

Forse e' questa la vera motivazione, imparare gradualmente e sentire che con la dovuta preparazione si puo' provare a farcela.....forse

Stanotte non ho dormito un granche', si sono emozionato, e non so ancora se saro' un Ironman stasera, di certo so che ce la mettero' tutta, ma al contrario delle altre gare piu’ corte che conosco meglio, qui e' tutta un'altra storia.
Le incognite sono infinite, tutte le certezze che uno ha, nei giorni precedenti cadono.

Saranno sufficienti le 3 settimane di carico da 20 ore a settimana fatte 20 giorni fa all' Elba? Sara' il clima ottobrino che c'e' qui ma mi sembra passato un anno.
Sara' sufficiente il carico di carboidrati degli ultimi tre giorni?
Soprattutto sara' passata la contrattura al polpaccio che mi toglie il sonno negli ultimi giorni?

Beh non lo posso sapere, di sicuro so che la' fuori ci sono altre 1500 persone che hanno i miei stessi dubbi, ce ne sono tanti fortissimi ma anche tanti altri normali.
Il mio amico Daniel mi ha detto: "hombre non prendere l'albergo vicino a dove passa la maratona perche' parecchie volte la tua testa ti vorra' fare andare li’, mentre le tue gambe dicono basta".

Ieri il ciclista locale che mi ha fatto il check della bici mi ha detto che le prime 40 miglia sono tutte controvento su percorso con 20km di salite e discese e domenica e' previsto vento forza 5..e di non spingere troppo per non giocarsi subito le gambe, con trenta nodi in faccia....almeno ho il casco a goccia....ah beh allora....mi scappa da ridere...

comunque andra' credo che una delle motivazioni vere sia il fatto che arrivare qui sia un cammino di conoscenza di se stessi, sicuramente del proprio corpo, questa macchina perfetta che se trattata bene puo' portarti ovunque, ma molto anche della propria testa.

Nelle nostre vite frenetiche non si ha molto tempo per stare con se stessi e meditare...mi dicono che la pratica dello yoga arrivi a questo, coniugare in modo perfetto cervello e corpo, sicuramente oggi avro' bisogno del mio corpo ma anche della mia testa...


If you can keep your head when all about you are losing theirs and pblaming it on you...
yours is the earth and everything that's in it and -which is more- you'll be a MAN my son.

diceva Kipling in una poesia molto ispirata dedicata a suo figlio.If you can.. Se tu puoi...ce la potro' fare anch'io!!

Sono le 5e40', allora ci siamo..usciamo dall'albergo io Carlo,Guido, e Matteo Annovazzi il campione italiano sulla distanza Ironman, siamo diversi, ma uniti e belli appiccicati nelle nostre mute che ci siamo gia’ infilati in camera.

Mio fratello Giacomo - un grande- , che ci ha seguito e coccolato, ci porta in macchina fino alla lontana zona cambio dove fischia un vento da paura....
la bici c'e' ancora...fortunatamente ho deciso di non coprirla col telo ieri sera, si saranno bagnate le noci e le uvette ma almeno le pastiglie di sale (fondamentali) sono dentro un provvidenziale sacchettino.

Lasciamo le sacche numerate con la roba della bici e della corsa sotto il tendone, illuminato con surreali luci al neon, sembra un film..regna un caos ordinato, facce tese , ma anche aiuto reciproco a chiudersi la muta a spalmarsi la vaselina sul collo, tutti rispettosi dello sforzo altrui e della fantastica collaborazione dei volontari.

Ci dirigiamo verso North beach, infatti il nuoto e' stato spostato...oggi a South beach ci sono onde di due metri e vabbe' che vogliamo fare gli Ironman ma su 1500 persone qualcuno se lo perdevano di sicuro...

sorge il sole e dopo la spunta tutti schierati in spiaggia, davanti i 25 pro, dietro, una mandria umana in cuffia arancione, qui prima grande carenza organizzativa: non hanno messo nessun recinto di partenza quindi allo sparo i piu' furbi (tutti tranne me e pochi altri) corrono 300 metri sulla spiaggia per avvicinarsi alla boa prima di tuffarsi.

Io decido di stare fuori dal casino ma mentre mi butto mi prende il dubbio di essermi perso il chip e cado mentre lo controllo...poco male inizio il mio crawl da pallanuotista che in mare aperto funziona bene. Ogni tre bracciate una a testa alta per controllare la rotta. il gruppone partito dalla spiaggia me lo trovo sulla sinistra, ma io sono gia’ quasi alla boa e davanti a me solo una trentina di cuffie, quasi tutte di quelle non arancioni dei pro.

Bene, bene... le braccia girano bene e il lato esterno da fare contro vento e contro onda mi piace ancora di piu'..a meta' del lato pero' ecco il danno...nuotando do’ una botta col polso a un atleta sulla mia sinistra e mi si stacca il garmin che poco saggiamente non avevo coperto con la muta...fuck! 300 euri che vanno a fondo e non avro' nessun riferimento di cardio per tutta la gara...
poco male al primo giro uscita sulla spiaggia con la folla che grida, vedo Giacomo e questo mi da grande forza, mi urla che sto andando forte...
secondo giro allungo e comincio a respirare anche a sinistra per sciogliere le spalle, sono pur sempre 3,8 km. 76 vasche in piscina da 50, qui e' molto meglio pero', mica ti annoi!
Poi l'acqua a 15 gradi ti anestetizza anche un po'..meno male che ho la sottocuffia in neoprene.

Nel secondo giro passo un gruppetto di tre, speravo avessero il mio ritmo ma vanno piu’ piano, quindi niente scia...mi nuoto tutta la gara da solo, poi ho sempre odiato avere qualcuno che mi tocca i piedi e mi succhia la scia mentre nuoto.. esco con i pro..corro verso la rampa dove ci avevano fatto lasciare le scarpe per correre il km che ci separa dalla zona cambio.

mi infilo le scarpe e corro con muta tirata giu a meta' sento jack che mi urla che ho chiuso il nuoto in 49 minuti...uauuuu mi sa che era piu' corta- comunque qui il pezzo piu' esaltante...corro tra due ali di folla urlante con tutti che mi davano il cinque e lo speaker che urlava il mio nome...this is the first amateur...he is a normal guy..he has a job...he has a family...brividi...non per il freddo pero'..

entro nel tendone, con la contrattura al polpaccio che sento ritornare fuori ma prendo svelto la sacca con la roba da bici ; opto per body sotto, maglietta da bici e smanicato, i manicotti li lascio sotto la pancia, non si sa mica che condizioni troveremo la' fuori, ma non li usero’ mai, e nemmeno i guanti.

inizio la bici e dopo 5 km coperti eccoci in aperta campagna con un vento contro che sara' trenta nodi... prati verdi muretti e pecore..tante pecore, ogni tanto uno scroscetto di pioggia ma anche sole, le gambe girano ma contro le raffiche 22 23 km/h max, inutile spingere col rischio di "suonarsi" da subito...mi viene in mente Il video di Stevie Ray Vughan di ‘’Couldn't stand the weather’’, quando si mette gli occhialini da nuoto prima di fare urlare la sua stratocaster.

Rimane un po’ frustrante il fatto che i ciclisti giovani mi passano ma ormai sono abituato, se esci davanti nel nuoto e' cosi'...

alla spiaggia di clearwater - un vero surfer's paradise - mi sembrava di essere a Capo Testa col maestrale in burrasca, ma qui al posto del granito, dune di sabbia alte 20 , 30 metri, il vento si incanala e due volte ho temuto mi sbattesse giu', davanti a me due che mi avevano passato con le ruote lenticolari frenano fino quasi a fermarsi...viva le mie ruote a basso profilo.

al giro di boa finalmente vento in poppa dopo gli 80 km piu' tosti che ho mai fatto, qui in posizione aereo spingendo sciolto il rapportone si vola in pianura a 60 km/h... e ancora pecore e pecore...e muretti e ancora pecore.
memore di mie classiche crisi e seguendo alla lettera le dritte di Daniele, Fabio e del Capitain Daniel Fontana mangio da subito i mitici panini al latte con il prosciutto, me ne faccio fuori 4 bevendo tutta la coca cola che ho nella comoda borraccia areo , e noci e uvette in quantita' miste alle pastiglie di sali (miracolose contro i crampi) ma veramente schifose sotto i denti...
ai 100 km primo passaggio a Tenby dove vedo Giacomo che mi dice che sto andando bene, si, mi sento bene infatti, Carlo che ne ha piu' di me mi ha gia' passato da un po' e faccio bene a continuare sul mio ritmo perche' dopo i 120 km assaporo la gioia di passarne qualcuno anch'io.

al 140mo km ecco la rampa di tre km al 16 % - bella tosta non c'e' che dire-spingo il 39 col 28 dietro stando attento a non salire troppo di cuore...benedette le settimane di salite all'Elba e il passo dell'Albula dove se Vedana non mi nutriva ero ancora li. Le gambe girano bene e dopo 5 ore girano meglio che all'inizio..fantastico..

al 160mo prima della rampetta da fare per la seconda volta mi scappa la pipi...che fo? mi fermo? ma nooooo me la faccio addosso...tanto tra fango sudore che differenza fa...spruzzo con la borraccia li sotto e mi sento molto meglio...poi se mi scappava meglio.. vuol dire che mi sono idratato bene...looking good!!

Dicevamo seconda rampa e arrivo in discesa fino a Tenby ma adesso il vento e' talmente tosto che per fare una velocita’ decente bisogna pedalare anche in discesa dove prima si facevano 40 km/h senza fare niente. chiudo i 180 km con 2400 metri di dislivelli in 6h e 40 con tre salti di catena..ancora con le levette sugli aerobar non smanetto un granche' bene.

Arranco nel tendone e prendo la sacca della corsa, corro col body DDS la cintura con le boccette coi gel allungati con l'acqua come avevo visto fare agli sky runners della ultramaraton du mont blanc.

Inizio a correre col sacro terrore che il polpaccio peggiori ma invece e' stabile e le calze a compressione fanno il loro dovere...ecco piu’ che una maratona e' una continuazione del vallonato della bici...salita di 2km subito, poi una gobba e dietro un'altra, giro di boa e poi discesetta fino a Tenby, altro up and down e giro del faro con scalette in discesa per un totale di 500 metri di dislivello...incito Matteo ad ogni incrocio che sta andando fortissimo verso un grandissimo quarto posto...vedo Carlo che corre sereno verso un tempo quasi da pro.

La mia salvezza? Essermi allenato all'Elba dove per non trovare traffico correvo solo in salita e...la coca cola che Giacomo mi dava ad ogni giro...e la gente che non ha mai smesso di incitare tutti gli atleti ad ogni passaggio e i bambini che ti davano il 5..
le gambe girano e con un po’ di power walking nelle salitone mi sento discretamente ..al 30mo sento la fatica e arriva una provvidenziale pioggia..ma ormai vedo il fantomatico traguardo...come mi ha detto Daniel la sera prima...il primo terzo di gara con la testa...il secondo con l'allenamento...il terzo coi cojones!
Al 35mo temo la crisi ma non arriva e nella discesa finale lascio andare le gambe e corro piu’ rilassato, arrivo alle spalle di un atleta di Udine che deve avere la mia eta’ circa , passo il ristoro dove Matteo e mio fratello mi urlano che ho ancora 11 minuti per chiudere sotto il mitico muro delle 12 ore , provo a passare il mio amico italiano ma giustamente arriva prima lui di 15 secondi..arrivera' 7mo della categoria M3...la mia next year..chapeau.
chiudo la maratona dell'Ironman in 4h e 11, vedo 11h e 57 e non mi sembra vero...vedo Giacomo e mi viene da piangere e ridere insieme..anche lui si commuove e ci fanno una foto che sara’ sempre nel mio cuore....

ma il vero segreto di questa lucida follia e' che ho veramente sentito l'energia di tutti quelli che mi vogliono bene e che ovunque fossero sentivo che mi stavano pensando...questa e' una sensazione che va al di la delle parole.


mercoledì 26 maggio 2010

Triathlon Sprint di Piacenza

23 maggio - Piacenza

___Classifica Uomini
7 SIRIGU LORENZO DDS ITA (cat.S2 posiz. 2) 00:54:07
140 FACCONI MASSIMO DDS ITA (cat. M2 pos. 15) 01:04:54
144 ROBERTO DAGANI DDS ITA (cat. M2 pos. 16) 01:05:06
196 RUIZ CESAR JESUS DDS ITA (cat. M1 pos. 51) 01:07:51
227 VIEZZOLI MARCO DDS ITA (cat. M1 pos. 63) 01:10:04
229 MAIELLANO WLADIMIRO DDS ITA (cat.S4 pos. 47) 01:10:11

___Classifica Donne
21 LEONE SIMONA DDS ITA (xat. S4 pos. 3) 01:14:21

scarica la classifica completa...

























































martedì 19 gennaio 2010

martedì 8 dicembre 2009

allenamento triathlon master montagnetta 9 dicembre

Ciao ragazzi!!! il capitano e' partito per la lontana Argentina (speriamo che non si riposi troppo!) intanto noi ci portiamo avanti con il consueto appuntamento di corsa in montagnetta!! Ci saro' io!
Vi aspetto numerosi alle sei pronti per partire!!!
andrea

mercoledì 18 novembre 2009

Daniel Chiama

Oggi,

mercoledì 18 novembre, ore 18,

vi aspetto nella montagnetta di San Siro per fare un mega allenamento di corsa.

Portare vestiti asciutti per tornare a casa e tanta voglia.

Ritrovo parcheggio davanti al campo di atletica 25 Aprile.

Ciaoo

mercoledì 4 novembre 2009

Mercoledì, montagnetta!!!


Ok ragazzi, allora ci vediamo mercoledì 4 novembre nel tempio dei corridori milanesi.
La montagnetta.

Puntuali ore 18.00

Frammenti di Storia

Immagini da un passato più o meno recente...